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È ufficiale: (not provided) è la parola chiave che converte di più al mondo!
E lo sarà ancora di più in futuro.
A parte gli scherzi, l’ipotetico scenario delle keywords “(not provided)” che raggiungono il 100% si sta avvicinando molto velocemente.
A quanto pare Google, a seguito dello scandalo scoppiato per le attività di spionaggio della NSA (National Security Agency, l’Aenzia per la Sicurezza Nazionale americana), avrebbe deciso di spostare definitivamente tutte le ricerche, anche per gli utenti sloggati, su protocollo https. E questo significa che le keywords not provided aumenteranno ancora di più e raggiungeranno a breve quota 100%.
Search Engine Land riporta una dichiarazione di Google del 23/09/2013:
We want to provide SSL protection to as many users as we can, in as many regions as we can — we added non-signed-in Chrome omnibox searches earlier this year, and more recently other users who aren’t signed in. We’re going to continue expanding our use of SSL in our services because we believe it’s a good thing for users.
Al 23/09/2013, il sito http://www.notprovidedcount.com/ fornisce un valore del 75,19% di chiavi not provided e stima che si raggiungerà il 100% entro il 5 dicembre 2013.
Un po’ di storia sull’evoluzione delle chiavi di ricerca “not provided”.
E quindi per quanto riguarda l’analisi delle campagne SEO e degli accessi organici da Google, chi non l’ha già fatto dovrà spostare l’attenzione su nuove metriche. Vi consiglio di prendervi un quarto d’ora e guardare questo interessante video di Rand Fishkin in merito.
Interessante la considerazione fatta da Enrico Altavilla sul fatto che l’aumento delle chiavi “(not provided)” non sia ricollegabile direttamente all’incremento delle ricerche effettuate da https, ma al fatto che Google, per scelta, abbia deciso di non passare più la chiave di ricerca nelle url di reindirizzamento o di indicare come referral l’url “https://www.google.it/”.
Ecco un paio di esempi:
SEO Specialist dal 2004, aiuto le aziende a farsi trovare tra i risultati organici di Google.
Data pubblicazione: 24 Settembre 2013
Categoria: Motori di Ricerca, Web Analytics
Tag: Google
Rilancio: e se con la scusa della “sicurezza dell’utente” bigG prendesse la palla al balzo per evitare di rilasciare informazioni molto utili a chi i propri access_log se li analizza?
Visto il redirect su HTTPS e la conseguente perdita di referer il parametro q(uery) arriva vuoto io, webmaster, che magari avevo il vezzo di fare delle analisi statistiche mirate sul mio access_log per confrontarlo con i dati di analitycs di bigG così non potrò più farlo.