Fattore Internet: report sull’uso di Internet in Italia
Ho appena finito di leggere “Fattore Internet – Come Internet sta trasformando l’economia italiana“, un interessante studio realizzato dal Boston Consulting Group (BCG) su commissione di Google. Scopo del report è quello di fornire una valutazione dell’impatto che internet produce sull’economia italiana e cercare di quantificare quanto vale l’internet economy italiana.
Ecco alcuni punti salienti del report.
► Internet in Italia
Internet è uno dei principali fattori propulsivi dell’economia italiana. Il primo dominio .it (cnr.it) è stato registrato nel 1987 e, a fine 2010, il numero di domini .it supera i 2 milioni.
Secondo i dati Nielsen di febbraio 2011, gli utenti italiani che navigano in internet almeno una volta al mese sono 28 milioni (16% in più rispetto a un anno fa).
Le famiglie italiane che utilizzano internet sono 13 milioni (il 50% in più rispetto al 2007).
La penetrazione di internet è molto elevata nella popolazione italiana di età compresa tra i 6 e i 44 anni. Il 70% degli italiani tra i 6 e i 45 anni è connesso alla rete.
In media, i 28 milioni di navigatori italiani trascorrono in internet 1 ora e 35 minuti al giorno.
La maturità del mercato italiano ha attratto importanti aziende come Amazon.com, che è sbarcata in Italia nel 2010.
► Incidenza di internet sul PIL italiano
L’economia di internet, nel 2009 era pari a 28,8 miliardi di euro (1,9% del PIL italiano), nel 2010 era pari a 31,6 miliardi di euro (2,0% del PIL italiano). Stimando una crescita annua attesa tra il 13% e il 18% nel periodo 2009-2015, l’internet economy italiana, nel 2015, raggiungerà un valore compreso tra il 3,3% e il 4,4% del PIL nazionale.
Nel 2010 il ROPO (Research Online, Purchase Offline), cioè il valore dei prodotti cercati online e poi acquistati offline nei negozi è stato pari a 17 milioni di euro. Si sta sempre più diffondendo la pratica di informarsi in rete sui prodotti, per poi acquistarli in un negozio fisico. Nel 2010 ogni utente internet italiano ha effettuato acquisti per 600 euro con questo metodo.
Ad oggi internet è il terzo mezzo pubblicitario più utilizzato (11% del totale del mercato pubblicitario), dopo tv e giornali. Nel 2005 internet rappresentava solo il 4% del mercato pubblicitario e si stima che nel 2013 il suo peso raggiungerà il 15%.
Anche in Italia gli UGC (User Generated Content) hanno modificato il modo in cui gli italiani si informano o passano il tempo in rete. A fine 2010 le voci italiane su Wikipedia erano 750.000 (l’italiano è la quinta lingua più diffusa su Wikipedia) e su YouTube ogni minuto gli utenti caricano video per un equivalente di 35 ore di visualizzazione.
► PMI e internet
Secondo i dati Istat, in Italia le Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresentano circa il 99% delle aziende e realizzano il 70% del fatturato totale.
Per quanto riguarda l’utilizzo del canale internet, secondo i dati Eurisko, l’87% delle aziende con più di 50 dipendenti ha un sito web. Tra le aziende con meno di 10 dipendenti, invece, meno del 50% ha un sito internet. Tra le PMI con solo uno o due addetti, solo il 15% ha un sito.
Secondo uno studio condotto su 1.000 aziende italiane, le PMI “online-attive”, cioè che hanno un sito web, vendono online o fanno web marketing, migliorano la propria produttività grazie a internet, crescono più rapidamente, raggiungono più facilmente la clientela internazionale, assumono più personale (esperti web, social media manager, gestori e-commerce, …).
► E-commerce in Italia
Nel corso del 2010 gli utenti italiani hanno effettuato acquisti online per un valore di 11 miliardi di euro. Le vendite online di prodotti e servizi in Italia nel 2010 sono state pari a 6,5 miliardi di euro (+14% rispetto al 2009).
Il numero di acquirenti online italiani è passato da 7 a 8 milioni nel 2010.
L’e-commerce in Italia ricopre un ruolo importante nei settori come moda, e-commerce, Made in Italy
Il turismo è il settore principale dell’e-commerce italiano: nel 2010 ha fatturato 3,5 miliardi di euro (15% in più del 2009). Nel 2011 circa un volo aereo su cinque verrà comprato online. Il web è il canale preferito dagli italiani per ricercare informazioni su viaggi e vacanze.
Il settore abbigliamento nel 2010 ha fatturato sul canale online 490 milioni di euro (43% in più del 2009).
► Mobile Internet in Italia
L’Italia è al primo posto in Europa per numero di smartphone posseduti ed è uno dei paesi leader in Europa per navigazione in internet da smartphone. In Italia 15 milioni di persone possiedono uno smartphone (dato Comscore) e, di questi, 10 milioni lo usano per navigare.
Il 30% delle ricerche con dispositivi mobile con sistema operativo Android è di tipo vocale.
M-commerce: secondo un studio di Forrester Research, il 3% degli italiani dotati di smartphone lo usa per fare acquisti online. Il 10% degli italiani che usano smartphone dice di essere interessato ad utilizzare il Mobile Commerce per acquistare online.
► BCG e-Intensity Index
Il BCG e-Intensity Index permette di misurarla disponibilità e l’utilizzo di internet tra le nazioni dell’OCSE.
L’Italia si trova al 21° posto su 28 per Enablement (disponibilità e diffusione del broadband fisso e mobile), al penultimo posto per Expenditure (spese di consumatori e aziende per acquisti e pubblicità online) e sempre al penultimo posto anche per Engagement (livello di attività di consumatori, aziende e istituzioni che utilizzano internet).
In questo video (“Fattore Internet – L’impatto del web sull’economia italiana“) vengono riassunti i concetti più importanti del report: