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In un mercato sempre più saturo, in cui i prodotti sono sempre più simili e in cui il consumatore è sempre più evoluto e meno fedele alla marca, le aziende hanno la necessità di spostare l’attenzione del consumatore su altri elementi, come l’esperienza di consumo.
Il focus passa da un’economia di prodotto ad un’economia basata sull’esperienza.
In quest’ottica le aziende diventano “fornitori” di emozioni ed esperienze. Il marketing esperienziale si basa più sulle esperienze di consumo che sul valore d’uso dei prodotti.
Oramai a creare valore non concorre solo il prodotto in sé, ma anche l’esperienza che permette all’utente di vivere. Il consumatore è alla ricerca delle emozioni e delle sensazioni che i prodotti possono suscitare.
Non si vendono più solamente scarpe da ginnastica, ma si vende la cultura dello sport e dell’attività fisica e del benessere che ne consegue. Il prodotto diventa sempre di più la forma attraverso cui comunicare un messaggio culturale.
Citando Pine e Gilmore, l’azienda diventa una vera e propria “regista di esperienze”, non vende più solamente beni o servizi, ma vende l’esperienza che ne deriva. Esperienza che è ricca di sensazioni e che viene creata dal cliente, per cui ha un valore personale. Diventa quindi sempre più importante la personalizzazione dell’offerta e l’instaurazione di una relazione con il cliente. L’esperienza, infatti, si forma su base personale, e dipende dai propri gusti e dalle proprie esigenze.
Il consumatore non acquista solo il prodotto o servizio, ma acquista anche l’esperienza che ne può trarre. Il consumatore non è razionale nelle sue scelte d’acquisto ma è motivato anche da fattori emotivi, è alla ricerca di esperienze d’acquisto e di consumo che siano coinvolgenti e piacevoli.
Non è più interessato solamente alla massimizzazione dell’utilità d’acquisto, ma per soddisfare bisogni e desideri cerca esperienze d’acquisto che lo coinvolgano e lo rendano protagonista della scelta fatta. Diventa “consumAttore”, acquista un prodotto non solo per soddisfare un bisogno funzionale, ma anche per trovare appagamento nel suo utilizzo.
Secondo B. Joseph Pine e James H. Gilmore (“The Experience Economy”, 1999), l’esperienza è una nuova tipologia di offerta che si va ad aggiungere a commodity (materiali fungibili), beni (manufatti tangibili) e servizi (attività intangibili). Le esperienze sono eventi memorabili che coinvolgono sul piano personale il consumatore nell’atto stesso del consumo. Le esperienze possono poi essere classificate in base alla partecipazione attiva o passiva da parte degli individui e al loro tipo di connessione con l’evento.
Nell’ottica di Pine e Gilmore esistono quattro tipi di esperienze:
Il marketing esperienziale viene concepito come un processo che coinvolge tutti questi elementi: bisogna quindi prima attirare l’attenzione tramite esperienze sensoriali (sense), stimolare o ricreare tramite questi determinati stati d’animo e sentimenti (feel) associati alla marca, creare stimoli collegati all’intelletto e alle capacità di problem solving degli individui (think), invitare all’azione (act) e mettere in relazione l’individuo con sé stesso e altre culture (relate).
Ecco un paio di libri per approfondire l’argomento del marketing esperienziale (“experiential marketing”):
– L’economia delle esperienze. Oltre il servizio (di Joseph B. Pine e James H. Gilmore)
– Marketing esperienziale. Come sviluppare l’esperienza di consumo (di Mauro Ferraresi e Bernd H. Schmitt)
SEO Specialist dal 2004, aiuto le aziende a farsi trovare tra i risultati organici di Google.
Data pubblicazione: 13 Settembre 2012
Categoria: Marketing e Comunicazione
Tag: Glossario Web Marketing
Uso da anni applicare le teorie del m. Esp nei retail, trovo che dia dei risultati eccellenti e relativamente immediati
Salve. Sono una studentessa di marketing e ho letto questo suo post sul marketing esperienziale, che dire…non poteva trovare altre parole per spiegare meglio questo concetto! Ha tutta la mia stima
Marianna
Grazie Marianna, mi fa piacere che l’articolo sia stato utile.
Grazie per questo post. Mi è stato molto utile per un progetto che ho in mente di realizzare.
Salve, sono un laureando magistrale in Management e sto preparando l’esame di Marketing Progredito il quale prende in considerazione anche il Marketing Esperienziale. Devo dire che questo articolo mi è stato molto utile, tuttavia, se per lei non è un problema, potrebbe per favore spiegarmi la differenza tra “MARKETING ESPERIENZIALE” e “MARKETING DELL’ESPERIENZA”?
Grazie mille,
Luis
Buongiorno Luis, sono sinonimi.
Il marketing esperienziale vede l’esperienza come un valore aggiunto al prodotto o al servizio, mentre nel marketing dell’esperienza, è l’esperienza a diventare “oggetto di scambio”, il prodotto diventa “prodotto-esperienza”.
spero di esserti stato utile.
Buonasera sto cercando per un agenzia di Milano uno stagista che abbia voglia di fare una bella esperienza.ci occupiamo di bilow the Line.
Se qualcuno fosse interessato chiami per favore:
Marketing Consultants 02 5450751
Grazie
Sarei interessata ad entrare in contatto con un esperto di Marketing Esperienziale per un progetto formativo rivolto a librai.
qualcuno sa dirmi quando è nato il marketing esperenziale ?
Dovrei svolgere un progetto inerente all’intrattenimento (Teatro), dobbiamo promuovere tramite Social Media il teatro stesso e vendere biglietti.
La mia domanda è che se il marketing esperenziale lo si può collegare, oppure è pertinente solamente ad un’azienda che vende prodotti, oppure azienda di servizi?
Grazie